QUATTRO ACCORDI (M.Ruiz)
una riflessione liberamente
tratta da libro di saggezza tolteca di Don Miguel Ruiz
“Per adottare i Quattro Accordi c’è
bisogno di una forte volontà, la trasformazione della vita sarà impressionante.
Vedrete svanire il dramma davanti ai vostri occhi. Invece di vivere in un sogno
infernale, comincerete a creare il vostro sogno personale”
·
Primo accordo: Sii impeccabile
con la parola
·
Secondo accordo: Non
prendere nulla in modo personale
·
Terzo accordo: Non supporre
nulla
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Quarto accordo: Fai sempre del tuo meglio
ADDOMESTICAMENTO e CONDIZIONAMENTO
I bambini vengono condizionati nello stesso modo in cui
addomestichiamo un cane o un gatto. Per insegnare a un cane a fare ciò che
vogliamo, lo puniamo o gli diamo ricompense. Condizioniamo nello stesso modo i
figli che amiamo tanto. Quando fanno ciò che mamma e papà dicono loro di fare,
ricevono complimenti, in caso contrario, sono “cattivi” Si tratta di un vero e
proprio processo di condizionamento / addomesticamento. Nietzsche, in Così parlò Zarathustra affermava, “Per la società è virtù ciò che rende modesti
e miti: perciò hanno trasformato il lupo in cane e l’uomo nel migliore
degli animali domestici.”. Carlos
Castaneda, altro grande maestro della saggezza tolteca, nel suo libro La Ruota del Tempo, afferma che lo scopo del guerriero (nella tradizione tolteca l’uomo ideale)
è di trascendere i condizionamenti sociali dopo aver scoperto
il proprio potere personale e imparare a vivere in modo impeccabile e con
intenti chiari e definiti.
Il primo accordo è il più importante ed è anche il più
difficile da mantenere. È così potente che anche solo con la sua energia potreste
raggiungere il livello di esistenza che io chiamo “il paradiso in terra”. Il
primo accordo dice: “Sii impeccabile con la parola”. Sembra semplice, ma è estremamente
potente.”. Ma quale accezione Ruiz dà al termine “impeccabilità”? “Impeccabile
viene dal latino peccatus e il
prefisso im che significa senza.
Impeccabile quindi significa “senza peccato.” Le religioni parlano di peccati e
peccatori, ma è importante capire cosa vuol dire in realtà peccare. Un peccato
è qualunque cosa facciate contro di voi. Ogni cosa che credete o dite contro
voi stessi è un peccato. Agite contro di voi quando vi giudicate o vi incolpate
di qualcosa. Essere senza peccato è l’esatto opposto, significa non andare
contro sé stessi. Quando siete impeccabili, vi prendete la responsabilità delle
vostre azioni, ma senza biasimarvi o giudicarvi.” Quindi essere impeccabile
significa non usare le tue parole contro te stesso dandoti colpe e giudicandoti
severamente, e fare lo stesso nei confronti degli altri evitando critiche e pettegolezzi.
Rispettare il primo accordo significa inoltre avere obiettivi chiari e
perseguirli senza distrazioni inutili.
SECONDO ACCORDO: NON
PRENDERE NULLA IN MODO PERSONALE
Qualunque cosa accada intorno a voi, non prendetela
personalmente... Se ti vedo per strada e dico: “Sei proprio uno stupido”, senza
neppure conoscerti, è evidente che non sto parlando di te, ma di me di altri.
Se prendete le mie parole in modo personale, forse crederete di essere stupidi.
Forse penserete: “Ma come fa a saperlo? È chiaroveggente, oppure il fatto che
sono stupido balza agli occhi di tutti?” Ervin Seale, nel suo libro Take Off from Within, afferma: “Esiste un problema personale ricorrente,
persistente e perenne che, più di qualunque altro, sottrae l’energia e la
serenità alle persone, rovinando la carriera e impedendo la realizzazione dei progetti.
Si tratta dell’abitudine a soffrire per quello che gli altri fanno o non fanno,
dicono o non dicono”. Ricorda le parole di Ruiz: “Nulla di ciò che fanno gli
altri è a causa nostra.”
TERZO ACCORDO:
NON SUPPORRE NULLA
Abbiamo la tendenza fare supposizioni su tutto. Il
problema è che poi le prendiamo per vere. Potremmo giurare sulla loro verità.
Supponiamo ciò che gli altri fanno o pensano, lo prendiamo personalmente,
quindi li incolpiamo e reagiamo inviando loro veleni emozionali tramite le parole.
Per questo, ogni volta che supponiamo qualcosa, stiamo cercando guai. Facciamo
una supposizione, capiamo male, prendiamo la cosa in modo personale e finiamo
per creare un dramma completamente inutile.” Accade spesso e quindi non
supporre nulla. Stai facendo supposizioni su ciò che qualcuno sta pensando o
facendo? Credi che sia troppo difficile semplicemente chiedere che sta
succedendo anziché fare supposizioni sul nulla? Come dice Ruiz: “Il modo per
evitare di fare supposizioni è quello di fare domande. Assicuratevi che la
comunicazione sia chiara. Se non capite, chiedete. Abbiate il coraggio di
chiedere finché la situazione non vi sembrerà chiara e anche allora evitate di
pensare che sapete tutto ciò che c’è da sapere su quel determinato argomento.”
Identifica le aree della tua vita in cui stai facendo qualche supposizione e
trova il coraggio di chiedere, e dì per sempre addio a drammi e sofferenze
inutili
QUARTO ACCORDO:
FAI SEMPRE DEL TUO MEGLIO
Esiste soltanto un altro accordo, ma è quello che
permette agli altri tre di diventare delle abitudini radicate. Il quarto
accordo riguarda la messa in atto dei primi tre: fai sempre del tuo meglio. In qualunque
circostanza, fate sempre del vostro meglio, né di più, né di meno. Ma ricordate
che il vostro meglio non è mai lo stesso, può cambiare da un momento all’altro.
Tutto è vivo e cambia continuamente, così a volte il vostro meglio sarà di alta
qualità e altre volte no.” Se vuoi mantenere vivi gli altri tre accordi devi
sempre fare del tuo meglio. E naturalmente a volte il tuo meglio sarà al di
sopra di ogni aspettativa ed altre volte non sarà proprio così, magari perché
sei un po’ stanco.
IL
CONCETTO GRECO DI ARETÉ.
Per l’uomo greco, in particolare per persone del calibro
di Socrate, Platone e Aristotele il concetto di Areté era inseparabile dal
senso della propria vita: esso esprimeva un modo perfetto di essere, dunque
l’eccellenza morale dell’uomo e della donna, la loro capacità di svolgere una
determinata cosa nel modo ottimale. In senso più ampio, l’Areté connotava la
capacità di essere abitualmente eccellenti, e non eccellenti soltanto in maniera
episodica ed estemporanea. Quando fai meno di ciò che sei effettivamente in
grado di fare, e sto parlando delle capacità del tuo vero sé, si crea una sorta
di cortocircuito. Ed è proprio qui che la depressione, l’ansia e la
frustrazione si originano. Quando fai del tuo meglio ed esprimi il tuo massimo potenziale
ti senti estremamente bene e non lasci spazio a nessun tipo di stato emotivo negativo
come paura, rabbia, ansia ecc. Quindi in ogni situazione … fa del tuo meglio.
LIBERTÀ e CONSAPEVOLEZZA
Va da sé che il primo passo verso questo livello
di libertà è la consapevolezza. Dobbiamo conoscere il problema, per poterlo
risolvere. La consapevolezza è sempre il primo passo, perché senza di essa non
si può cambiare nulla. Come puoi cambiare qualcosa se non sai cosa hai bisogno
di cambiare? Come afferma Vernon Howard scrive: “Riconoscere le negatività che risiedono dentro
di te non è un atto negativo, ma, al contrario, è un gesto di grande coraggio
che ti consente di iniziare il tuo cambiamento.” Nella mente ci sono molte forti convinzioni che possono
far sembrare impossibile questo processo. Per questo è necessario fare un passo
alla volta, ed essere pazienti. Si tratta di un processo lento. Il modo in cui
vivete ora è il risultato di molti anni di addomesticamento. Non potete
aspettarvi di cambiare tutto in un giorno.”
Tutti i vecchi
accordi che governano il sogno della nostra vita sono il risultato di infinite ripetizioni.
Perciò per adottare i Quattro Accordi, è necessario mettere in azione la
ripetizione. Praticare i Quattro Accordi nella vita quotidiana è il modo in cui
il vostro meglio diventa ancora migliore. La
ripetizione crea il maestro. E’ ciò che occorre per intraprende la via
dell’apprendimento. Come dice Aristotele: “Siamo ciò che facciamo ripetutamente. L’eccellenza, quindi, non
è un’azione, ma un’abitudine.” Ricordati di mettere in pratica questo nuovo accordo e
osservati mentre migliori!
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