CONVINZIONI & INCERTEZZE

Una delle principali caratteristiche degli esseri umani è la costruzione delle convinzioni. Nella maggior parte dei casi, sono le convinzioni a trasformare un problema in una prigione. A meno che non siamo convinti di poter superare un problema con successo e ottenere qualcosa, le probabilità di riuscirci rimangono minime. Le convinzioni riguardano il senso di certezza che si prova nei confronti di alcuni pensieri.

 

Sin dalla prima infanzia, la maggior parte di noi ascolta i propri genitori, gli insegnanti e coloro che, in un modo o nell’altro, rappresentano l’autorità, ed è così che nascono le nostre limitazioni. Non appena ci convinciamo di qualcosa, ci mettiamo subito a cercare conferme per dare spessore alla nostra nuova convinzione.

 


Per rendere possibile un qualsiasi cambiamento, è necessario cambiare le nostre convinzioni e costruirne di nuove che ci aiutino a mantenere il cambiamento nel futuro. Dobbiamo, in pratica, imparare a dubitare dei nostri limiti e a diventare più sicuri di ciò che ci è possibile realizzare al fine di ottenere nuovi risultati ad un livello elevato di eccellenza. Per poter cambiare queste convinzioni, dobbiamo prima scoprire come le rappresentiamo nella mente.

 

Come qualsiasi altro pensiero, le convinzioni sono dotate di una struttura in termini di qualità. Ad esempio, se dovessimo chiederci “il sole sorgerà domani?”, Probabilmente risponderemo sì, ma sarebbe accaduto qualcosa, nella nostra mente, avremmo avuto bisogno prima di creare una rappresentazione mentale. È importante notare che, una volta posta la domanda, la reazione più comune è una rapida apparizione, nella nostra mente, di un’immagine, in questo caso del sole nascente.

 


Il processo interno fa da guida al nostro comportamento, ci permette in qualche modo di progettare il futuro. Avere delle convinzioni che guidano i nostri comportamenti è un elemento essenziale dell’essere umano, ed è anche un elemento indispensabile per sapere come cambiare a partire da sé stessi. Consideriamo la sensazione di certezza, normalmente il farlo intensifica la sensazione stessa. Quando la sentiamo aumentare, facciamo attenzione a dove è situata nel corpo e alla direzione in cui si muove. Ecco che stiamo iniziando a prestare attenzione ad una convinzione forte.

 

Ora pensiamo a qualcosa di veramente incerto, qualcosa che riteniamo improbabile, che potrebbe essere sia vera, sia falsa. Un esempio potrebbe essere il regalo che qualcuno ci farà per il compleanno. Forse sarà questo, forse sarà quello. Osserviamo le due alternative nella mente. Ora esaminiamo con attenzione le differenze esistenti tra il modo in cui la mente rappresenta una convinzione forte e quello in cui rappresenta qualcosa di cui siamo incerti. Una volta scoperte le differenze tra queste due modalità, ci sarà possibile esercitare su di esse un controllo maggiore.

 


Iniziamo pensando a un qualsiasi problema che siamo convinti di avere. Un esempio, il non sentirsi abbastanza sicuri di sé. La cosa strana del ritenersi insicuri è che si è sempre sicuri della propria convinzione di essere insicuri. Torniamo alla convinzione di avere un dato problema, proprio come siamo certi che il sole sorgerà anche domani, è probabile che siamo convinti che avremo questo problema anche domani.

 

Il momento in cui le persone decidono di cambiare veramente è quello in cui semplicemente, realizzano che il troppo è troppo, che il bilancio delle convenienze è sbilanciato a loro sfavore. La maggior parte delle persone, per quanto possa sembrare altrimenti, spesso non ne ha ancora avuto abbastanza dei propri problemi. La prima cosa da fare è dare uno sguardo a ciò di cui ci vogliamo sbarazzare e a ciò che vogliamo mantenere o aggiungere nella nostra vita. Di qualsiasi cosa si tratti, è probabile che, a quel problema, abbiamo associato la convinzione che lo avremo per tutta la vita.

 




Visualizziamo questa convinzione e apportiamo alcune piccole variazioni. Allontaniamo da noi quell’immagine, poi spostiamola e riavviciniamola, in modo che occupi la stessa posizione delle cose di cui siamo insicuri così che, quando guardiamo quell’immagine, pensiamo “Sarò davvero bloccato in questa situazione per tutta la vita?”, ci verrà spontaneo rispondere “Beh, forse sì, forse no”. Affinché la nostra vecchia convinzione rimanga in questa nuova posizione, è importante che eseguiamo lo spostamento il più velocemente possibile. Per essere certi di riuscire a relegare questa vecchia convinzione limitante nella posizione destinata all’incertezza.

 

Dobbiamo allontanarla mentalmente di cinque o sei metri, spostarla dall’altro lato e poi riavvicinarla fino a conferirle la stessa incertezza, in modo che quella che era una convinzione forte possa diventare qualcosa di cui essere incerti. Poi occorre che facciamo l’esatto contrario. Prendere l’immagine di ciò in cui vogliamo credere fermamente, come ad esempio il fatto che ci libereremo di questo problema, saremo felici e ci godremo il futuro, allontanarla di diversi metri, spostarla dall’altro lato e riavvicinarla, collocandola nella posizione destinata alle convinzioni forti. Questo procedimento ci consentirà di cambiare le nostre convinzioni e iniziare a credere in noi stessi e in un futuro più luminoso.

 


Seguiamo le fasi dell’esercizio e scopriremo di avere a disposizione un piano che potremmo implementare tutte le volte che avremo bisogno di aiuto per cambiare la visione del futuro. La maggior parte dei problemi che ci troviamo ad affrontare si verifica nella nostra mente. Inoltre, i problemi, in genere, esistono all’interno della nostra concezione di passato e futuro. Né il passato, né il futuro esistono, se non nella nostra mente. Quando le persone provano sofferenza psicologica, lo fanno solitamente sentendosi male per il passato, provando la sensazione di essere bloccate in un eterno presente o preoccupandosi per il futuro.

 

Anche con il linguaggio esprimiamo questi concetti: si parla spesso di lasciarsi il passato “alle spalle” e di “affrontare” le sfide che ci si parano “dinnanzi”; di “raggiungere” degli obiettivi e di “avanzare” verso il futuro. Per molti, questa è l’esatta descrizione di come si rappresentano il tempo. Per poter cambiare il modo in cui pensiamo al passato e al futuro e il modo in cui elaboriamo le informazioni relative a queste dimensioni, parleremo in uno dei prossimi post quando affronteremo la gestione del tempo.



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